F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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T R A I L E R

   
 

"un buon horror metafisico"

 

 

Un soldato è ferito nella giungla vietnamita mentre i compagni sono preda di 'improvvise convulsioni, e si risveglia in una  spettrale metropolitana alla volta della nuova compagna di vita. Ma i ricordi si susseguono sommandosi a fulminei flashback e déjà-vu, tali da fargli confondere sogno e realtà. Inizia poi a notare strane creature, forse demoni, che paiono ghermirlo. Sul punto di impazzire incontra un reduce come lui che gli confida di soffrire delle stesse allucinazioni convincendosi di essere frutto di un esperimento militare... Forse "Allucinazione Perversa" è l'opera migliore del controverso regista Adrian Lyne, una pellicola nella quale si respirano suggestive atmosfere oniriche, vagamente lynciane, che trovano lo zenith in quello che si potrà definire [EVIDENZIA LO SPOILER] un sogno dentro a un sogno. Dire che, a decine, vengono disseminati gli indizi ("la sola cosa che brucia all'Inferno è quella che ti tiene aggrappata alla vita: i ricordi") che dovrebbero condurre ad una facile soluzione del rompicapo che invece sarà solo chiarito nel prefinale. In un susseguirsi di allucinazioni sempre più "allucinanti" (per tutte valga quella della festa privata durante la quale crede di vedere la compagna impalata dalla coda adunca di un demonio) tutto parrebbe una discesa all'inferno con annesse sofferenze (più o meno interiori) lenite temporaneamente da quell'angelo (custode) che è il suo fisioterapista. Altrettanto efficace la celebre sequenza della vasca da bagno (kenrusseliana) per abbassare la febbre. Interessante poi l'immagine della metropolitana come terra di confine che il protagonista oltrepassa per finire intrappolato in una vita che più non gli appartiene. Se nella seconda parte si delinea la teoria complottista nella quale paiono intravedersi le sinistre ombre dell'esercito e il film di Lyne si slabbra un poco, resta comunque un buon horror metafisico con un convincente attore protagonista (Tim Robbins). [FB]

 

[JACOB'S LADDER] di A. LYNE, CON T. ROBBINS, E. PENA, D. AIELLO, HORROR, USA, 1990, 115', 1.85:1