F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 7 0        1 9 7 1        1 9 7 2        1 9 7 3        1 9 7 4      1 9 7 5        1 9 7 6        1 9 7 7        1 9 7 8        1 9 7 9        >

 

●●





COSA AVETE FATTO A SOLANGE
CHI L'HA VISTA MORIRE

LA DAMA ROSSA UCCIDE...
TUTTI I COLORI DEL BUIO
SETTE ORCHIDEE MACCHIATE...

IL COLTELLO DI GHIACCIO
LA MORTE ACCAREZZA A...
SETTE SCIALLI DI SETA GIALLA
IL TUO VIZIO é UNA PORTA...
GIORNATA NERA PER L'ARIETE
<

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"tratti de palmiani per un film rovinato da alcune ridicolaggini concentrate nella seconda parte"

 

 

Una fotomodella si presta ad un esperimento a base di un nuovo allucinogeno: l'H.D.S. una sostanza che le apre la mente al punto da rivelarle un assassinio commesso da uno psicopatico armato di guanto d'acciaio! L'amichetto giornalista pubblicista la sbatte in prima pagina facendo interessare a lei la sorella di una ragazza uccisa sei mesi prima da un uomo attualmente rinchiuso in un manicomio criminale. La droga le ha liberato un ricordo inconscio o c'è dell'altro? Rivedendo l'uomo della visione si rifugia dall'amico scultore... Luciano Ercoli, a distanza di un anno, ripropone l'intero cast de  LA MORTE CAMMINA CON I TACCHI ALTI ambientando questa volta l'intera vicenda in Italia (Milano e laghi). Ritorna perciò la bella moglie del regista Nieves Navarro (sempre con il nome d'arte di Susan Scott) promossa al ruolo di protagonista, e così la faccia da canaglia di Simon Andreu. Da un soggetto di Bruno Corbucci, i tratti de palmiani sono ancora più evidenti della pellicola precedente (anche talune inquadrature e scelte attestano chiaro il tributo del regista americano verso il nostro Ercoli) così come i debiti formativi alla trilogia degli animali argentiana (dai quali attinge per ispirarsi a molte figure di contorno: checche, pazzi, la polizia macchiettistica). Il subconscio che rivela alla protagonista un omicidio a cui lei aveva assistito inconsapevolmente (essendo dirimpettaia al luogo dell'omicidio) è un buon spunto di partenza che però non trova degno sviluppo. Nonostante sia considerato un po' ovunque inferiore al film precedente dello stesso regista, "La Morte Accarezza a Mezzanotte" è più lineare sì, ma anche meno confuso, non rincorrendo il fine di confondere lo spettatore per rendergli impossibile risalire all'identità del colpevole. Quel che lo rovina e lo declassa sono alcune ridicolaggini concentrate nella seconda parte e una recitazione d'una Scott poco convincente e -ahinoi- molto vestita. [FB]

 

di L. ERCOLI, CON S. SCOTT, S. ANDREU, P. MARTELL, S. GENTILI, THRILLER, ITALIA, 1972, 98', 2.35:1