F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





ROYA ROYA2 BEVERA VESUBIE AZUR AZUR2 AZUR3 PAILLON PAILLON2 AZUR4 VAR LOUP AZUR5 AZUR6 ESTERON TINéE

 

 

CYCLABLE GARAVAN
BOULEVARD DE GARAVAN
AVENUE ARISTIDE BRIAND
FONTANA ROSA

BASILIQUE SAINT MICHEL
LES COLOMBIERES

CIMITIERE DU TRABUQUET 1/2

ROUTE DE SUPER GARAVAN
BOULEVARD DU FOSSAN
ROUTE DE CIAPPES CASTELLAR
AVENUE DE PRADES
AVENUE DE L'OLIVERAIE
ROUTE DU SANATORIUM

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MAPPE NON DISPONIBILI

   
 

"Confine di Stato-Ciclabile Garavan-Boulevard de Garavan-Cimitière du Trabuquet"

 

 

Lasciata alle spalle la frontiera con l’Italia e percorso interamente il Boulevard de Garavan sino alla piazzetta ovale che dà accesso al cimitero del vecchio castello, accanto al Belvedere, proseguiamo in bici verso un ulteriore breve tratto che conduce al  CIMITIERE DU TRABUQUET  Particolarità di questo cimitero è che è servito da una strada asfaltata (foto 1,2 e lato) e si può percorrere quasi interamente senza scendere dalla sella. L’alterità del cimitero, la sua extraterritorialità, traspare dalla mezzaluna e dalla stella – simbologia islamica – che campeggiano nella sommità della stele dei tirailleurs sénégalais. Sono i fucilieri africani – ma anche malgasci e indocinesi – deceduti durante la prima guerra mondiale sul fronte di guerra occidentale, combattendo per un Paese sconosciuto una battaglia ignota. Le tombe che giacciono intorno a loro (foto 4) nella stradina che s’inerpica sul pendio, lasciando sullo sfondo il Mediterraneo, riportano nomi di drammaturghi inglesi, di ufficiali di marina britannici o di marinai irlandesi. Le tombe di famiglia, di marmi pregiati ma di architetture sobrie, custodiscono i resti della borghesia mentonese. Altri strati sociali campeggiano qui e là, ai margini del viottolo interno, tra l’erba, i fiori e il ghiaino. La città così definita nelle sue molteplici appartenenze e nelle sue molteplici differenze, si connota come spazio cosmopolita, luogo di innesti culturali. Al cimitero di Trabuquet la stella e la mezzaluna si alternano alla croce cristiana. Fucilieri bianchi e neri sono disposti senza gerarchia (foto 3) si sono amalgamati in un esercito che non è più né nero né bianco. Hanno teso la mano alle altre presenze, non più anime spaurite nella notte della prima guerra mondiale. Protendono lo sguardo oltre la linea profonda del mare, ma senza rinunciare a questa duplice appartenenza. La statua che ne ricorda il sacrificio ignaro non ha espressioni (foto 4)...  >CONTINUA  

 

* A+R 10 KM *