F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





ROYA  ROYA2  BEVERA  VESUBIE  AZUR AZUR2  PAILLON PAILLON2  AZUR3  VAR  LOUP  AZUR4 AZUR5  ESTERON  TINéE

 

 

LIBRE
BREIL-SUR-ROYA
NOTRE-DAME-DES-GRACES
SAORGE

MAURION
LA MAGLIA
_________
PRIMAVERA

BERGUE SUPERIEUR
COL DE BROUIS
SAINT-DALMAS-DE-TENDE
GRANILE
LAC DES MESCHES
CASTERINO

<    5/8    6/8    7/8    8/8

MAPPE NON DISPONIBILI

   
     

 

 <SEGUE  ...dopo un pilone votivo (foto 5). Il vessillo posto all'entrata del villaggio (foto 6) rappresenta una riproduzione di uno dei più famosi pittogrammi scolpiti nella valle delle Meraviglie, posta al di là del costone che domina il paese. Raffigura un omino all'interno di quella che parrebbe essere una vera e propria navicella, qualcuno direbbe "una mongolfiera". Chiaro che così si dovrebbe sposare la teoria degli antichi alieni ma analizzando le migliaia di pitture rupestri presenti ci si tolgono davvero tutti i dubbi. Se realizziamo come l'archeologia ufficiale ha battezzato questa iscrizione, chiamandola "il mago", a volte indicato anche come "la strega", fughiamo ogni residua titubanza. La Valle delle Meraviglie (in francese Vallée des Merveilles) fa parte del massiccio del Mercantour; vi sono state scoperte più di trentacinquemila incisioni rupestri preistoriche, tra le quali numerose figure di armi (pugnali e alabarde) risalenti soprattutto all'età del Rame (III millennio a.C.) e in misura minore all'antica età del Bronzo (2200-1800 a.C.). Sono presenti anche figure più antiche, in particolare reticolati e composizioni topografiche (nell'area di Fontanalba), databili al Neolitico (V e IV millennio a.C.). Da sempre conosciute nella cultura popolare coll'appellativo di Marvègie (meraviglie) e scoperte scientificamente alla fine del XIX secolo (è del 1869 la prima pubblicazione) le incisioni sono state eseguite su affioramenti rocciosi o massi sparsi di pelite, un'arenaria a matrice silicea a grana fine risalente al Permiano. Tornando alla nostra escursione, si procede con bici alla mano per le strette vie del borgo, pavimentate in porfido, restando favorevolmente colpiti dall'architettura dei "casoni" (foto 7) interamente in pietra del luogo, con balconate in legno e tetti in losa (foto 8) e capitolando presso la chiesa parrocchiale adagiata su un piccolo piazzale (foto a lato).  [FB]

 

DIST (DA MENTON) ?? KM (TOT ?? KM) - SAL 5 DA SAINT-DALMAS - H ??? MT - PEND < 10% - GIRO ? - CAT MD