F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 6 0        1 9 6 1        1 9 6 2        1 9 6 3        1 9 6 4       1 9 6 5        1 9 6 6        1 9 6 7        1 9 6 8        1 9 6 9        >

 

●●● ½




LA DONNA SCIMMIA
LA VISITA
IL MAGNIFICO CORNUTO
SEDOTTA E ABBANDONATA
MISSIONE GOLDFINGER
MARNIE

LA DONNA DI PAGLIA
LA TOMBA DI LIGEIA
PER UN PUGNO DI DOLLARI

IL DOTTOR STRANAMORE
GLI INDIFFERENTI
IL VANGELO SECONDO MATTEO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"ennesimo, ineffabile, ritratto femminile da Antonio Pietrangeli"

 

 

Dopo alcuni scambi epistolari, a seguito di un'inserzione, un uomo e una donna si incontrano in campagna, a casa di lei a San Benedetto Po. Lei è una sempliciona e lui, un romano meschino. Un giorno memorabile... Ennesimo, ineffabile, ritratto femminile da Antonio Pietrangeli. Dopo la Stefania Sandrelli dell'insuperato capolavoro  IO LA CONOSCEVO BENE  è il turno di Sandra Milo ne "La Visita". Con lei François Peirer, perfetto come milanesotto talmente meschino da risultare irresistibile (talmente pezzente che usa francobolli usati, e nel tempo che lei si assenterà un attimo: romperà vasi, sposterà mobili, calcerà la tartaruga, pesterà la coda del cane, minaccerà il pappagallo, e ci proverà immediatamente con la nipote della serva, ubriacandosi poi dando un penoso spettacolo di sé, litigando con i villici) e Mario Adorf nel ruolo che vale una vita: "Cucaracha", il matto del villaggio, puro istinto, il primo a riconoscere il visitatore della protagonista. Gli dice subito in faccia: "tu, non mi piaci" e poi lo bersaglia di pietre. La cura per gli arredi (occhio alla casa di lei: ricettacolo di ogni oggetto di cattivo gusto) e per i particolari (si circonda di animaletti vari: cane, pappagallo, tartaruga) sono tutti elementi che portano alla sua solitudine. Un brivido lungo la schiena quando la domestica della protagonista si dice preoccupata del fatto che dorma sola in casa: "una mattina la trovo macellata, fatta a pezzi!". Il ricorso frequente ai flashback per mostrare tutti i lati dei due personaggi principali contribuisce ad evidenziarne tutte le sfaccettature. I dialoghi sono poi il punto forte: "sai come ti chiamano? la bella culandrona" "sì, ma scherzano, anche se a volte sono un po' pesanti, cafoni... bastardi e disgraziati...". Amarissimo il finale, anticipato da un lampo di lucidità dello spregevole milanese, il quale proverà a giustificarsi, dicendo: "è tutto vero, ma si diventa così quando si resta soli". Notevole. [FB]

 

DI A. PIETRANGELI, CON S. MILO, F. PERIER E M. ADORF, COMMEDIA, ITALIA, 1964, 106', 1.85:1