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IL VANGELO SECONDO MATTEO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"entrambi i remake approntati ne avrebbero smarrito la poesia e snaturato il senso compiuto"

 

 

Uno scienziato da tre anni esplora la sua città e sonda attraverso la sua ricetrasmittente se ci siano sopravvissuti oltre a lui dopo che un terribile morbo trasportato dal vento, ha sterminato la razza umana. Deve inoltre guardarsi da chi, morto, è ritornato come vampiro e bussa con forza ogni notte alla sua porta... Prendete i romeriani "La Notte dei Morti Viventi" e "La Città verrà distrutta all'Alba", e perfino -perché no- "L'Altra Faccia del Pianeta delle Scimmie" e avrete più che un'idea di questa ingiustamente misconosciuta pellicola italiana del '64. Se si realizza poi che i tre i titoli di qui sopra sono tutti venuti anni dopo, si comprende appieno la portata anticipatrice de "L'Ultimo Uomo della Terra". Dal racconto di Richard Matheson, Ubaldo Ragona in sede di regia si avvale di una fantastica fotografia in bianco e nero di Franco Delli Colli e gira tutti gli esterni nel quartiere romano dell'Eur, chiamando a interpretare il ruolo principe nientemeno che Vincent Price! Dal canto suo, l'attore, mai tanto misurato, rende giustizia alla sua parte: uomo sopraffatto dagli eventi che tuttavia non cede alla pazzia pur rifugiandosi nei ricordi grazie ai filmini che dedicava alla sua bella famiglia e che offrono lo spunto per un flashback esplicativo a metà film. Non mancano scene ingenue (considerata l'epoca e il risicato budget) ma che proprio in virtù della loro genuinità restituiscono innegabili emozioni: l'atroce perdita della figlioletta, la dipartita dell'amata moglie Virginia e il suo agghiacciante "ritorno", il cratere dove venivano dati alle fiamme i cadaveri mietuti dalla pandemia, Giacomo Rossi Stuart si agita nottetempo sull'uscio di casa memore della vecchia amicizia con il personaggio di Price. Entrambi i remake approntati rispettivamente nel '71 ("Occhi Bianchi sul Pianeta Terra") e con  IO SONO LEGGENDA  non solo ne avrebbero smarrito tutta la poesia ma anche snaturato tutto il senso compiuto. [FB]

 

DI U. RAGONA, CON V. PRICE, E. DANIELI, E G. ROSSI STUART, HORROR, ITA, 1964, 86', 1.85:1