F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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LA DONNA SCIMMIA
LA VISITA
IL MAGNIFICO CORNUTO
SEDOTTA E ABBANDONATA
MISSIONE GOLDFINGER
MARNIE

LA DONNA DI PAGLIA
LA TOMBA DI LIGEIA
PER UN PUGNO DI DOLLARI

IL DOTTOR STRANAMORE
GLI INDIFFERENTI
IL VANGELO SECONDO MATTEO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"esauriti i mostri classici si ripiega su quelli mitologici"

 

 

Gli abitanti di un piccolo borgo boemo ottocentesco cercano di celare ai pochi forestieri la presenza di una gorgone che, prese le sembianze umane, riduce in pietra gli sventurati che incontra nelle notti di luna piena. Un pittore bohemien eletto a capro espiatorio dalla polizia spinge prima il padre e poi il fratello di questi ad un'indagine un po' più approfondita. L'ambiguo primario di un ospedale psichiatrico pare saperla lunga... Esauriti e ampiamente spremuti i mostri "classici", la Hammer House ripiega su quelli mitologici rispolverando il mito di "Megera", sorella meno nota con Tesifone di Medusa. Per quanto sia stato bollato dalla critica come un lavoro minore dalla sceneggiatura risibile, "Lo Sguardo che Uccide" conta invece qualche bel momento concentrato nella prima parte dove la presenza della mitica creatura è solo suggerita. Ed è infatti in chiusura, dopo uno svolgimento un po' faticoso, che la cinepresa, soffermandosi troppo sul trucco posticcio, rischia il ridicolo involontario arrischiando prematuri arditi effetti speciali che non si rivelano perciò all'altezza della situazione. Spiccano comunque su tutto le splendide scenografie allestite come sempre nei teatri di posa e la sempre adeguata fotografia appannaggio dello stesso regista Terence Fisher, artigiano del gotico e collega stimato dal contemporaneo Mario Bava. Il cast è quello di sempre, ma a parti invertite: con Peter Cushing in un ruolo insolitamente ambiguo e un Christopher Lee camuffato da vecchio a sfoggiare un paio di baffoni improbabili probabilmente per allontanarlo il più possibile dall'immagine iconica ormai conosciutissima dai fan. Oltre alla rivisitazione della mitologia classica, la sceneggiatura propone anche il tema della reincarnazione che qui offre pure lo spunto per un insolito intreccio giallo con oggetto l'aspetto della gorgone negli abiti civili al quale avrebbe giovato qualche presenza femminile in più nel cast. [FB]

 

[THE GORGON] DI T. FISHER, CON P. CUSHING, C. LEE E B. SHELLEY , HORROR, UK, 1964, 83', 1.85:1