F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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LA DONNA SCIMMIA
LA VISITA
IL MAGNIFICO CORNUTO
SEDOTTA E ABBANDONATA
MISSIONE GOLDFINGER
MARNIE

LA DONNA DI PAGLIA
LA TOMBA DI LIGEIA
PER UN PUGNO DI DOLLARI

IL DOTTOR STRANAMORE
GLI INDIFFERENTI
IL VANGELO SECONDO MATTEO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"fantapolitica con grandi attori e un confronto memorabile che da solo ne raccomanda la visione"

 

 

Entro il 3 di luglio si dovrebbe ratificare un trattato storico sul disarmo congiunto USA-URSS, approvato dal presidente degli Stati Uniti nonostante l'opposta posizione del generale e capo di Stato Maggiore. Un sottoposto di questi apprende per puro caso di una cospirazione che punta alla destituzione del Presidente... "Sette Giorni a Maggio" è un film che raccoglie a sé: Burt Lancaster, Kirk Douglas, Martin Balsam... e poi Ava Garder, per un film "corale", dove 1 vale 1, scritto dal Rod Serling de  AI CONFINI DELLA REALTà  e musicato da Jerry Goldsmith. Il 18 di maggio: data fatidica del colpo di stato negli Stati Uniti ci riporta in piena fantapolitica e un regista come John Frankenheimer si rivela quantomai azzeccata. Oltre allo stuolo di attoroni sopra schierati, una menzione d'obbligo va al l'ottimo Fredric March nel ruolo del Presidente, al quale spetterà l'onere del confronto diretto con il suo antagonista in un memorabile confronto a due. Questa scena condita con dialoghi eccezionali e personaggi in primissimo piano giustifica da sola la visione del film, facendogli perdonare una chiusa un po' troppo telefonata. Considerato il secondo tassello della "trilogia sulla paranoia" iniziata con  VA' E UCCIDI  è stato girato nello stesso clima che vedeva lo spauracchio nucleare farsi argomento principe della "guerra fredda", anticipando il contesto de  IL DOTTOR STRANAMORE  di Kubrick. Ma laddove si virava sulla parodia qui si fa sul serio e, dato l'argomento, l'attenzione dello spettatore è assicurata: non si parla solo di uno scenario alla  VOGLIAMO I COLONNELLI  (che prenderà anche spunto da questo Frankenheimer) ma la presa al potere di un super-falco guerrafondaio ("con tendenze naziste" si dice) non è -oggi come allora- roba da dormirci sopra. Da quanto si dice, la presidenza Kenndy diede appoggio alla troupe contrariamente all'ostilità opposta dal Pengono. E questo la dice lunga. [FB]

 

[SEVEN DAYS IN MAY] DI J. FRANKENHEIMER, CON K. DOUGLAS, B. LANCASTER, SPY, USA, 1964, 113', 1.85:1