F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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LA VITA é MERAVIGLIOSA
NOTORIoUS
SCIUSCIà




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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"prison-movie ante litteram di Vittorio de Sica, che conserva ancora oggi un forte carattere"

 

 

Nell'Italia messa in ginocchio dalla guerra, due piccoli lustrascarpe che sognano di acquistare un cavallo, arrotondano vendendo merce rubata dal fratello di uno dei due. Denunciati, vengono tradotti in un carcere minorile. Non confessano le complicità degli adulti e il sistema carcerario fallace li spinge l'uno contro l'altro... La collaborazione tra Vittorio de Sica e Cesare Zavattini, che aveva convinto il regista a filmare lo stato del Paese così com'era, mettendo il suo talento al servizio di una storia che fosse vera, autentica, trova con "Sciuscià" la prima vera grande occasione. Franco Interlenghi, futuro interprete de  I VITELLONI  qui giovanissimo, è co-protagonista di un bel film su due piccoli amici che, in carcere, subiscono anzitutto la cattiveria di venire divisi per essere infilati in celle superaffollate, lavoro che Truffaut avrà sicuro apprezzato. Partendo da un film drammatico come tanti, diventa in breve un prison-movie ante litteram, con bambini protagonisti. Il limite della pellicola è un po' nel sonoro, in presa diretta, dove alcune battute finiscono per perdersi e, se vogliamo, in un finale che vorrebbe la catarsi ma che a mio avviso scade ancora un po' troppo nel melodramma. [EVIDENZIA LO SPOILER] I fuggitivi sul cavallo sono francamente un'immagine un po' forzata, pur nell'innocente ingenuità dei bambini. Comunque un'opera che a molti anni di distanza dalla sua nascita, ha ancora in sé un forte carattere di denuncia (in carcere, i protagonisti conoscono i vizi e che non avevano prima) e che si avvale di un ritmo notevole e di un messaggio chiaro: la società travia definitivamente i bambini difficili che vorrebbe invece "correggere". Di qui a poco, proseguendo su questo terreno, de Sica sfornerà il primo vero capolavoro, quel  LADRI DI BICICLETTE  che gli darà l'immortalità. Tra i giovani attori non attori, riconosciamo pure John Crusack, o comunque il suo doppio. Premio Oscar. [FB]

 

DI V. DE SICA, CON F. INTERLENGHI E R. SMORDONI, DRAMMATICO, ITALIA, 1946, 90', 1.33:1