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T R A I L E R

"invereconda boiata che pare un episodio brutto di Scooby Doo"

L'esercito ha messo al bando la "trioxina": il venefico gas in grado di rimettere in piedi i morti. Peccato che i soliti ragazzacci indisponenti ne combinino un'altra delle loro, aprendo i contenitori incriminati riportando il solito sconquasso in una tranquilla cittadina di provincia americana. Ancora interverrà l'esercito... Invereconda boiata che intende dare un seguito al divertente  IL RITORNO DEI MORTI VIVENTI   che pare un episodio brutto di Scooby Doo, con gli zombie che parlano (!) e fanno scorribande a bordo del solito jeeppone d'ordinanza. Già ce n'è abbastanza per non buttare via il proprio tempo. Situazioni stereotipate e un gruppo di attori insipidi per un canile recitativo ai limiti dell'inguardabilità, esempio di quale livello infimo abbia raggiunto l'horror sul finire della decade più folle del cinema. A Ken Wiederhorn, autore del cult  L'OCCHIO NEL TRIANGOLO  sarebbe affidato codesto markettone, ma vogliamo sperare che c'entri poco o niente con questa porcata e che il suo nome sia stato utilizzato a sua insaputa. Rappresenta comunque assai bene un corollario dei pazzi anni '80: con l'aerobica alla tv, i truzzi paninari con il piumino, ecc... Immancabile la mano mozzata che mostra il dito medio. Nulla di più patetico di un film che dovrebbe far ridere e invece non suscita che noia, scadendo nel (ma nella fattispecie, restando sempre) trashone. "Morti viventi" sono qui più che mai dei "muppets" senza alcuna personalità. Doppiatori che andrebbero rullati di kartoni (Freak Antoni docet) per le freddure che si cuciono in bocca. A completare la cagata ci pensa una tagline che recita testuale "Il Ritorno dei Morti Venti II". I "morti ventidue". Unico pezzo riuscito: la controfigura di Micheal Jackson che piomba davanti all'inquadratura nel bel mezzo del caos finale (gli zombi sono attirati in una centrale elettrica e arrostiti) che almeno fa sorridere una volta. [FB]

[THE RETURN OF THE LIVING DEAD] di K. WIEDERHORN, CON J. KAREN, GROTTESCO, USA, 1988, 86', 1.85:1