F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 8 0        1 9 8 1        1 9 8 2        1 9 8 3        1 9 8 4      1 9 8 5        1 9 8 6        1 9 8 7        1 9 8 8        1 9 8 9        >

 

●●●

IL PICCOLO DIAVOLO
TRAPPOLA DI CRISTALLO
CHI HA INCASTRATO ROGER...
DONNE SULL'ORLO DI UNA...
BEETLEJUICE
ESSI VIVONO

INSEPARABILI
MONKEY SHINES
IL SERPENTE E L'ARCOBALENO
FRANTIC
RAIN MAN
NUOVO CINEMA PARADISO
DANKO
BIRD

ULTIMA TENTAZIONE DI CRISTO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"nel trattare il tema dell'handicap non scivola mai nel patetico"

 

 

Un uomo, vittima di una brutta caduta, paralizzato dal collo in giù, si ritrova in carrozzina a causa di una lesione irreversibile alla colonna vertebrale. Un amico scienziato lo affida ad una scimmietta ammaestrata frutto di arditi esperimenti. Quest'ultima sviluppa per l'assistito una gelosia e un'aggressività innaturali... "Monkey Shines" si vena realmente di horror nell'ultimo minuto (un'inutile digressione grandguignolesca che tra l'altro [EVIDENZIA LO SPOILER] si rivelerà nulla più che un incubo del protagonista) qualificandosi piuttosto come un dramma della gelosia. "Ella" è l'animaletto realmente co-protagonista assieme a Jason Begue della storia e c'è da farsi venire il mal di testa al solo pensare di come abbia fatto il regista (pur aiutato comprensibilmente dall'ammaestratore) a rendere la sua partecipazione tanto viva ed efficace, tanto dal poter parlare anche nel caso del primate di "recitazione". E pure nella sceneggiatura, dapprima braccio che segue le volontà che il tetraplegico detta lei attraverso dei semplici segnali, si svincola prendendosi sempre più autonomia (complice il retroscena che ci sarà via via svelato) sino a incarnarne il "lato oscuro" (dopo qualche anno verrà dallo stesso regista  LA METà oSCURA  dall'omonimo romanzo kinghiano) in un tragico e impossibile "scambio" di immedesimazione reciproco. Il messaggio è che l'animale, evolvendosi e facendosi quindi "più uomo" diventa un feroce assassino senza alcuna morale. Buonissima la regia, adeguato Begue che delega interamente all'espressività del volto ciò che gli è precluso nei movimenti. Inoltre (e non è poco) nel trattare il tema dell'handicap, in questa pellicola non si scivola mai nel patetico o nel gratuito ma tuttavia ciò non ci sottrae per nulla allo strazio del protagonista della storia. Dal punto di vista prettamente tecnico, Romero ci delizia poi con velocissimi carrelli ad "altezza bestiola". [FB]

 

[ID] di J. A. ROMERO, CON J. BEGUE E K. MCNEIL, THRILLER, USA, 1988, 115', 1.85:1