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LA DONNA DI PAGLIA
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IL DOTTOR STRANAMORE
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IL VANGELO SECONDO MATTEO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"considerato il manifesto di una possibile 'nouvelle vague' italiana, con la magnetica Adriana Asti"

 

 

Una domenica d'aprile poco prima di Pasqua, nel 1962, a Parma, un giovane vive conciliando con una certa insofferenza il suo essere appartente alla borghesia di una città "dove il fiume divide la città tra ricchi e poveri". Profondamente segnato dalla perdita di un amico, ritrova interesse nella vita grazie alla bella zia di Milano... "Mi muovo tra figuri fuori della storia, figure in cui esiste solo la Chiesa, dove il Cattolicesimo ha soffocato ogni oscuro desiderio di libertà": è quanto afferma la voce over del protagonista. Bertolucci già non le manda a dire e di qui in poi la Chiesa, con i suoi scrani, vi si scaglierà contro sempre e comunque per partito preso. Il regista rivela già qui il suo gusto da esteta. A due anni dall'esordio, Bernardo Bertolucci è già a Cannes, con "Prima della Rivoluzione" e in un livido bianco e nero si parla di ribellione giovanile e di sentimenti di rivolta in un paese dove una vera rivoluzione non c'è mai stata, tanto quanto i conti con i nemici del passato sono passati in cavalleria in fede alla "pacificazione" dettata da terzi e scelleratamente accettata. Una giovanissima Adiana Asti e l'imberbe futuro regista Francesco Barilli (doppiato) ovvero quello di  PENSIONE PAURA  e soprattutto de  IL PROFUMO DELLA SIGNORA IN SERO  sono i protagonisti di una vicenda che l'autore inquadra utilizzando uno stle tra lo sperimentale (la mdp si spinge addoso ai volti degli attori come avrebbe poi osato Lynch in tempi molto più recenti). La Asti. bella e magnetica, è bravissima e giustamente Bertolucci le riserva un bel po' del suo tempo, ma pure Barilli se la cava egregiamente nell'esplicitare il rapporto "impossibile" al centro di un film considerato come il manifesto di una possibile nouvelle vague italiana, anticipatore dei tiepidi venti finto-rivoluzionari della parentesi sessantottina che sarebbe poi venuta. Musiche (anche atonali) di Morricone e... Gino Paoli, per lo più con canzoni sue ("Ricordati"). [FB]

 

DI B. BERTOLUCCI, CON A. ASTI, F. BARILLI, DRAMMATICO, ITALIA, 1964, 107', 1.85:1