F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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MEMENTO
THE GIFT
UNBREAKABLE

L'UOMO SENZA OMBRA
AMERICAN PSYCHO
FREQUENCY
BATTLE ROYAL
FINAL DESTINATION
I FIUMI DI PORPORA
BW2 IL LIBRO DELLE STREGHE
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"una versione agghiacciante del 'Pinocchio' di Collodi, tra Polanski e Peter Jackson"

 

 

Dopo l'ultimo negativo responso, un uomo sterile porta alla moglie non-fertile un ceppo di legno fossile dalle fattezze vagamente antropomorfe, un po' per scherzo, un po' come temporaneo "palliativo". La consorte prende seriamente la cosa e prepara il corredo al "piccolo" fingendo all'esterno di essere incinta, indossando cuscini di dimensioni crescenti. Gli altri ci credono e i due danno di testa. Senza nessun senso logico, il giorno in cui lei finge di partorire nello chalet nel bosco, il ciocco inizia a muoversi. Ed è piuttosto vorace... Bambinaccia pestifera (e ficcanaso) del condominio abitato dalla coppia protagonista che si instruisce sul perché "non vengano i bambini, sempre", spaventata appena dal vecchio che abita sopra di lei e che reputa senza mezze misure "un pedofilo", visioni (i neonati venduti e incartati dal pescivendolo al mercato: "tutti sani come pesci", si presume) Chiaramente lo spunto viene da Collodi e  PINOCCHIO  del quale "Little Otik" può essere visto come una variante agghiacciante, morbosa e aberrante. Presumibilmente vietato dalle gestanti al pari di  ERASERHEAD  e  GRACE  e di diritto inserito nella triade delle gravidanze (in)desiderate. Fiaba per adulti, grottesca e nerissima, che è anche soprattutto un allegoria feroce sulle imposizioni che la società da riguardo "quello che è normale" (confondendo ciò che è 'normale' con quanto è 'comune') il mostruoso essere è di plastilina ed è animato a passo-uno, accrescendo la portata disturbante della pellicola di Jan Svankmajer, che si fa avvincente nella narrazione parallela con la fiaba nera letta dalla bambina terribile, che sembra anticipare gli aventi agghiaccianti che seguiranno. Transitata a Venezia, tra Polanski e Peter Jackson. Nonostante il delirante canovaccio, dal "passaggio" di mano di "Otik"  tutto è prevedibile, mollando la tensione e facendo affiorare un po' di noia. Leitmov "Il Franco Cacciatore" di von Weber. [FB]

 

[OTESCANEK] di J. SVANKMAJER, CON V. ZILKOVA, GROT/HORROR, CECOSLOVACCHIA, 2000, 126', 1.33:1