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L'ONOREVOLE ANGELINA
IL CASO PARADINE
MONSIEUR VERDOUX




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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"sorta di fiaba 'realista', con una Magnani straripante"

 

 

La "sora Angelina" ha cinque figli ed è sposata a un vicebrigadiere, ma è soprattutto una che non va tanto per il sottile. La stampa documenta le sue "imprese": sempre in testa alle compaesane della sua borgata periferica, assalta un magazzino dove si fa il mercato nero, ottiene la fermata del bus, e soprattutto guida l'occupazione delle case popolati, opera dello stesso edificatore delle loro catapecchie costruite sotto l'argine. La notorietà cresce  e qualcuno inizia a pensare di candidarla in politica, contando sui voti dei borgatari... Scontato che la nostra Anna Magnani avrebbe poi interessato un grande commediografo come Tennessee Williams: il vero padre di un certo modo di sceneggiare, mantenendosi in equilibrio tra commedia e dramma. Qui troviamo però un Luigi Zampa alle prime armi, ancora in larga parte legato al neorealismo, e pur in qualche eccesso sul terreno della credilbilità della vicenda narrata, "L'Onorevole Angelina" riesce a tradursi infine in un oggetto piuttosto particolare: una sorta di fiaba realista. Il film è poi chiaramente lei: la Magnani riempie praticamente tutti gli spazi, straripante. A capo di una piccola rivoluzione "femminista" ("gli uomini fanno solo pasticci" avrà a dire) con un paio di momenti emozionanti, in primis la memorabile "piazzata" a casa del costruttore dei fabbricati (lo stesso al quale si devono le catapecchie dei borgatari, costruite sotto il livello dell'argine del fiume che puntualmente esonda costringendo tutti all'evacuazione) che pensava di comprarla dopo averle fatto una promessa che non avrebbe mantenuto. Questo è un momento che ricorda l'analogo motto d'orgoglio di un altro grande attore romano (forse davvero la controparte della Magnani) che avrebbe tradotto in uno schiaffone al potente di turno. Nel cast troviamo anche Nando Bruno, poi in molti film di Albertone e la mitica Ave Ninchi. [FB]

 

DI L. ZAMPA, CON A. MAGNANI, A. NINCHI E A. BRUNO, COMMEDIA, ITALIA, 1947, ', 1.33:1