F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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COL DU LARCHE
COL DU VARS
JAUSIERS
COL DE LA BONETTE
BARCELONNETTE

LAC DE SERRE-PONCON

CIME DE LA BONETTE

COL DE LA LOMBARDE
ISOLA 2000
SAINT-ETIENNE-DE-TINéE
COL DU QUEYRAS

CHATEAU-QUEYRAS
COL D'IZOARD

1/4    2/4    3/4    4/4

M A P P A L E      P R O F I L O

   
     

 

Raggiunto il punto dove dal  COL DE LA BONETTE<  si può scollinare verso Saint-Etienne-de-Tinée seguendo l'indicazione che per quanto può apparire bizzarra indica la direzione per Nizza e la Costa Azzurra a 2700 metri sul livello del mare, è impensabile non aggirare la  CIME DE LA BONETTE  tramite la strada che quei geniacci dei francesi hanno tracciato in epoca recente per fare della Bonette, grazie a questo escamotage, la strada carrabile più alta d'Europa. L'approccio è violento, passando dal quasi-piano dell'ultimo chilometro, giungendo da Jausiers e dalla valle dell'Ubaye (foto 1) ad una pendenza certamente importante, sicuramente superiore al 10% tanto dal dover essere affrontata in piedi sui pedali. Le pareti della caratteristica cima piramidale sono da tutti i quattro lati costituite da pietraie che le conferiscono un colore antracite che scivolano lungo precipizi che regalano vertigini e guardandosi alle spalle si può tranquillamente scorgere la catena montuosa che cinge la valle dell'Ubaye (foto 2). Ci si eleva subito di quei 100 metri di quota e subito dietro la curva, dopo meno di 500 metri, la strada spiana. Qui è posto il monumento che si affaccia sull'abisso (foto a lato) recante oltre alla quota (2802 metri, e la vista sulla vallée de la Tinée e su molti dei valichi circostanti, qua cui quello della Lombarde, è da mozzare il fiato) la storia della Bonette: strada napoleonica costruita per collegare Nizza a Briançon attraverso il trittico dei colli Bonette-Vars-Izoard. A fronte della stele un irto sentiero sterrato conduce alla sommità della "piramide" dov'è posto un belvedere che permette un panorama a 360° sulle alte cime intorno che contempla Vars, Izoard, Agnello, Monviso. Un'ultima occhiata alla strada asfaltata che catapulta nella valle de la Tinée verso Saint-Etienne (foto 3) e quella sterrata verso Saint-Dalmas-Le-Selvage e si completa l'anello ritrovando il bivio (foto 4). [FB]

 

LUNG (DA JAUSIERS) 23 KM - SALITA 23 KM - DISL 1600 MT - H 2802 MT - PEND <10% - GIRO 2H - CAT 'D'