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IL BUONO BRUTTO E IL CATTIVO
L'ARMATA BRANCALEONE
FAHRENHEIT 451
UCCELLACCI E UCCELLINI
OPERAZIONE PAURA
BLOW-UP

IL SIPARIO STRAPPATO
VIAGGIO ALLUCINANTE
PERSONA

LA BATTAGLIA DI ALGERI
CUL DE SAC
LA CACCIA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Al commissario Pepe giunge disposizione affinché faccia un po' di pulizia nella cittadina veneta dove esercita -poco convinto- le sue funzioni. Mano a mano che la sua inchiesta procede si scoprono molti altarini e la moralità pubblica ne esce con le ossa rotte. Il dilemma è andare avanti, o chiudere pietosamente un occhio? Ettore Scola dirige da una sua sceneggiatura tratta da un romanzo di Ugo Facco de La Garda, un Ugo Tognazzi in grande forma, a restituire una figura di commissario -per una volta- umana: un Maigret della bassa padana pensoso e disincantato. Il nome stesso, Pepe, è indicativo del ruolo che viene chiamato a svolgere, applicando la massima tipicamente italiana -in uso ai cosiddetti "tutori dell'ordine"- di scoperchiare di tanto in tanto "il pentolone". Per un certo tempo si tollera tutto, per anni si finge di non vedere, per poi ammantarsi di spirito purificatore (assicurandosi ovviamente di tralasciare i pesci più grossi) per poi ritornare in letargo per altrettanti. E i fatti degli ultimi 20 anni, parlano piuttosto chiaro. Il regista romano si concentra su quel che gli è più caro: l'analisi sociologica della società come farebbe un entomologo con gli animali selvaggi della savana; i ritratti di questa piccola e media borghesia sono impietosi, e nel mirino del regista non tarderanno a finire anche i sottoproletari (i baraccati "Brutti sporchi e cattivi"). Dalla panoramica di questo piccolo angolo di questa piccola provincia italiana che -come suggerisce lo stesso protagonista- altro non è che lo specchio di tutte le piccole province d'Italia, nessuno si salva, tutti sono a loro modo "colpevoli" (in uno dei sogni ad occhi aperti del commissario, è lui stesso a consegnarsi ai secondini). Nessun intento moralizzatore, solo una critica amara tutt'altro che ipocrita, sorprendentemente lucida nonché attuale. Straordinarie le figure dello storpio e della domestica. Splendide, le musiche di Armando Trovaioli. [FB]

 

DI P. P. PASOLINI, CON TOTò E N. DAVOLI, COMMEDIA, ITALIA, 1966, 88', 1.85:1, VOTO:?