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"horror ebraici? no, grazie"

 

 

Un ragazzo, ex rabbino, viene ingaggiato contro voglia, per svolgere una veglia funebre dinanzi al feretro di un anziano. Secondo al tradizione ebraica, occorre vigilare in caso che qualche demone malevolo intenda reclamare a sé l'anima del defunto. Cinque, le ore che dovrà trascorrere lì. Ma qualcosa che è lì, si oppone... Horror ebraici? No, grazie. Almeno dopo la visione di questo "The Vigil", prodotto dalla Bloomhouse di Jason Bloom. Why? Beh, dura poco più di 80 minuti e paiono 4 ore. Ci sono i jump-scare e per buona parte della durata si vede poco o niente. Vi è poi all'interno la più classica delle situazioni che mi fa sbottare in questo tipo di horror: quanto ci mette il protagonista, rabbino che ha smarrito la fede a seguito di un fattaccio (che verrà rivelato quasi in fondo) a cercare quantomeno di fuggire a gambe levate dall'abitazione teatro di oscure presenze già palesatesi ampiamente al suo sguardo, al di la di ogni ragionevole dubbio? Per comprendere meglio a fondo ciò che intendo è che autori del calibro di Dan Curtis e Stanley Kubrick, per ovviare a questa logica obiezione, potevano gli interessati in contesto isolato, impossibilitati perciò alla fuga, per cause naturale di forza maggiore (tempeste di neve, strade bloccate) o innaturali (uragani, con interruzioni di strade da alberi caduti). Pure Raimi mi viene in mente ora. Beh, qui, il Nostro ci impiega una intera ora a fare ciò chiunque avrebbe fatto al suo posto: prendere la porta e uscire fuori. Quando lo farà, sarà già troppo tardi. Al di la degli intenti e di qualche momento azzeccato (quello appunto in strada) l'andamento lento compromette la visione, spazientendo presto lo spettatore pure ben disposto. Tanto, troppo, è poi derivativo, a partire da  AUTOPSY  (dove la era la camera di un obitorio, qui è la camera mortuaria, allestita in casa). Immancabile il "fuoco purificatore". Forse. L'ultima suggestione è forse l'unica che davvero resta. Ne parlarono bene su 'Nocturno', mi pare. Bah. [FB]

 

[ID] DI K. THOMAS, Con D. RANDOLPH-MAYHEM DAVIS, L. COHEN, M. LUSTIG, HOR, USA, 2020, 89', 2.35:1