F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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IL BUONO BRUTTO E IL CATTIVO
L'ARMATA BRANCALEONE
FAHRENHEIT 451
UCCELLACCI E UCCELLINI
OPERAZIONE PAURA
BLOW-UP

IL SIPARIO STRAPPATO
VIAGGIO ALLUCINANTE
PERSONA

LA BATTAGLIA DI ALGERI
CUL DE SAC
LA CACCIA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"western che fatica a trovare un ritmo adeguato ma che non risulta eccessivamente pesante"

 

 

Un gringo si confessa: è tornato dalla guerra e vuole dire basta con la violenza e mettere su una fattoria con un vecchio amico, Il fatto è che incappa in un messicano in testa a un piccolo esercito, che si incaponisce per il suo cavallo, uno splendido pezzato, un "appaloosa", essenziale per il piano che il suoi proprietario voleva mettere in atto. Trovandolo ubriaco, glielo sottraggono, lasciandolo malconcio. Ma non si darà per vinto.. Dopo il western  I DUE VOLTI DELLA VENDETTA  da lui stesso diretto, l'ormai leggendario Marlon Brando si affida alla regia di Sydney J. Furie per questo "A Sud-Ovest di Sonora" che pare più guardare al "nuovo" di Leone che al "classicismo" di Ford: la storia prevede infatti la catarsi dell'eroe, la sua caduta nella polvere e la sua resurrezione, oltre -naturalmente- al faccia a faccia finale (con resa dei conti annessa). Il cattivo interpretato da John Saxon, "Medina" è un "cattivo" credibile, legato alla bella "Trini" come ad una proprietà esclusiva. Questa è dispensatrice dell'elemento "romantico", entrando a patti con il protagonista "Mateo".. "La prossima volta che mi punti una pistola, premi il grilletto o io ti farò in tanti di quei pezzi che i tuoi amici si stancheranno a raccoglierli tutti": il primo scambio tra Brando e Saxon non si può certo definire cordiale. La pellicola inizia un po' con il freno a mano tirato, e fatica a trovare un ritmo adeguato, pur non risultando eccessivamente pesante (forse anche in ragione della sua durata estremamente contenuta per un western. fino ad un finale comunque non del tutto prevedibile. Ambientazioni sono molto suggestive e scelta corretta della fotografia. La scena clou è quella del braccio di ferro sugli scorpioni Durango (velenosisssssssssss...). Lo stesso anno il buon Marlon bisserà con la regia di Penn, Musiche marichi di Frank Skinner. Il titolo originale "Appaloosa", in riferimento alla classe del cavallo di Brando, suggerirà un western recente. [FB]

 

[THE APPALOOSA] DI S. J. FURIE, CON M. BRANDO, A. COMER, J. SAXON, WESTERN, USA, 1966, 96', 2.35:1