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MASTERS OF HORROR (TV)

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Scampata a una fine orribile, Jenifer viene presa in custodia da un poliziotto. Pur con un corpo perfetto, è deforme in viso, ma sa essere amorevole e riconoscente. Solo, ha un piccolo, inconfessabile vizietto... Argento, al tempo di "Jenifer" (episodio contenuto nella serie "Masters of Horror") dimostra mentalmente 14 anni e si comporta come l'adolescente patito di horror che si intravede in una particina: ha tra le mani uno script con un'idea interessante e la banalizza malamente con la solita sceneggiatura incoerente. Quel che l'ha reso grande in passato, quei momenti registici vertiginosi che fecero di lui l'autore di genere nostrano più apprezzato nel mondo, erano sì spesso raccordati in maniera raffazzonata ma s'imponevano su tutto il resto, facendo prevalere il magistero malato ed unico dell'autore su certi buchi di sceneggiatura o su di una direzione degli attori che non sempre era all'altezza. Da quando questi momenti hanno iniziato a latitare, sono venuti a galla tutti i difetti, come i corpi putrefatti che affiorano dagli stagni smascherando il colpevole. Cosa salvare in "Jenifer"? Certe inquadrature iniziali della protagonista che ne celano in parte l'aspetto, e una bella scena ambientata in un bosco al plenilunio. Da buttare? Momenti di raccordo che paiono il parto di un bambino idiota, la tensione praticamente assente e un finale telefonatissimo. Le opere più recenti del regista romano le ho volutamente perse. Mi sono fermato a "La Sindrome di Stendhal", titolo emblematico che già rivelava pienamente la progressiva decadenza dei fasti andati. Simonetti (affetto pure lui dalla sindrome del Darione divenuto Darietto: "regressione progressiva allo stato puerile") si comporta come un moccioso che ascoltato il tema di "Psycho", s'impallina e si diverte a riproporlo alla bene meglio alla pianola. Il comparto tecnico appaltato agli yankee, è almeno questo, di prima scelta. [FB]

 

[ID] di D. ARGENTO, con S. WEBER E C. A. FLEMING, HORROR, USA, 2005, 60', 1.85:1, VOTO: 5