F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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CAMMINATO CON UNO ZOMBI
IL BACIO DELLA PANTERA
L'OMBRA DEL DUBBIO




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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"apologo antimilitarista travestito da commedia sentimentale, e autentico inno all'amicizia"

 

 

1942, a poche ore dall'entrata in guerra della Gran Bretagna, un generale al bagno turco rievoca la storia della sua vita: un'esistenza segnata da un duello di sciabola a Berlino per "dare soddisfazione" ad un omologo austriaco, della donna che pur andata in sposa al secondo l'avrebbe segnato per sempre, tanto dal sposarne una sosia, e sceglierne una collaboratrice somigliantissima quando questa passò a miglior vita... Apologo antimilitarista di Michael Powell, sceneggiato da Pressburger: di qui in poi indissolubilmente legati, e che il primo vorrà sempre affiancati nei credits delle pellicole prodotte. Edith Hunter, Barbara Wynne, Johnny Cannon: le tre figure di donna interpretate ugualmente da Deborah Kerr. Con lei ci sono Roger Livesey nei panni del protagonista Clive Candy e Anton Walbrook in quelli dell'ufficiale Theo Fretscmar-Schuldorff: quest'ultimo diverrà attore feticcio del regista e tornerà nel capolavoro nel 1948. "Duello a Berlino" potrebbe rievocare nell'assunto (la tenzone secondo il codice cavalleresco, chiesta e ottenuta per lavare l'onta dello sberleffo commesso al café chantant)  I DUELLANTI  di Scott, e del resto sarà anche questo il pretesto per inscenare un eterno confronto tra i due, ma un confronto particolare, a distanza, sul piano sentimentale. Il primo si accorge tardivamente di amare la donna presentatagli al rivale e ne preserverà così l'amicizia. E l'amicizia è il punto focale di una storia (vero "inno all'amicizia") che copre un'arco che copre le due guerre mondiali, che si vorrebbe quasi "innescata" dalla tenzone iniziale (quando la Germania operava sul versante della propaganda anti-inglese). Bravi gli attori, musiche che restano, un bel film, ma inesobilmente troppo lungo per non risentire di molti momenti che si potevano accorciare. In questo senso, la versione visionata è quella integrale di 163 minuti, re-integrata di molte parti mancante in quella italiana. [FB]

 

[LIFE & DEATH OF COLONEL BLIMP] DI M. POWELL, CON D. KERR, A. WALBROOK, SENT, UK, 1943, 163', 1.33:1