F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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IL BUONO BRUTTO E IL CATTIVO
L'ARMATA BRANCALEONE
FAHRENHEIT 451
UCCELLACCI E UCCELLINI
OPERAZIONE PAURA
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IL SIPARIO STRAPPATO
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LA BATTAGLIA DI ALGERI
CUL DE SAC
LA CACCIA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"lasciano stupefatti le analogie con i carrelli argentiani che il darione farà suoi"

 

 

In un gelido inverno, uno scrittore ritorna all'albergo dove anni prima aveva avuto una relazione con una bella e giovane cameriera, troncata poi -da lui- a malincuore per telefono. Riconoscendone prima il cappotto in guardaroba stranamente lo scopre poi indossato dalla nuova cameriera. Apprenderà del suo suicidio, un suicidio molto sui generis. L'ossessione e il rimorso, il negativo di una fotografia e il responso manifestamente falsato del medico legale che la qualificata come ancora vergine, lo spingono ad indagare... "La Donna del Lago" è un bel giallo diretto da Luigi Bazzoni a quattro mani con Franco Rossellini che ne ha curato pure le azzeccate musiche. Tratto dall'omonimo romanzo di Giovanni Comisso, si distingue per un taglio letterario ravvisato dalla voce over che espone i dubbi del protagonista che non scopre ma si limita a prendere atto degli accadimenti. Bazzoni rivela sin da questo esordio un talento registico degno di nota, costruendo inquadrature eleganti e pittoriche (il modello è Hitchcock) sperimentando creativamente l'illuminazione (le magnifiche sequenze del sogno come escamotage per mostrare il passato vissuto con la bella "Tilde", impersonata da una sfavillante Virna Lisi). Quanto a Valentina Cortese, Bazzoni le affiderà un monologo in primissimo piano dove si rimarcheranno similitudini con l'analogo pp della sensitiva in apertura del capolavoro argentiano del 1975, tanto quanto lasceranno stupefatti analogie con i carrelli nei corridoi dell'hotel che assecondano la soggettiva del protagonista che il darione farà suoi. Un lago (pure metaforico) "che nasconde negli abissi un paese sommerso", sogni e presentimenti, un hotel senza clienti, sguardi dietro gli stipiti, la masseria chiusa, e quel finale magnificamente sospeso dove [EVIDENZIA LO SPOILER] si capirà come la donna del titolo non sia quella che si immaginava, suggelleranno l'opera spartiacque. [FB]

 

DI L. BAZZONI, CON P. BALDWIN, V. CORTESE, V. LISI, S. RANDONE, GIALLO, ITALIA, 1966, 86', 1.85:1