F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





VALLE     GESSO     STURA (1)     STURA (2)     GRANA     MAIRA     VARAITA     PO     PESIO     LANGHE     VERMENAGNA     >

 

 

SANT'ANNA DI VALDIERI
DIGA DI ENTRACQUE
DESERTETTO
CHIOTTI DI ROASCHIA
COLLINA DI MONSERRATO
TRINITA' DI ENTRACQUE

PRA DEL RASUR

TERME DI VALDIERI
SAN GIACOMO DI ENTRACQUE
COLLETTA DI VALDIERI
LAGO DELLA ROVINA
MONTE RAY
PIANO DELLA CASA DEL RE

1/8    2/8    3/8    4/8    >

M A P P A L E      P R O F I L O

   
     

 

Se a  SAN GIACOMO DI ENTRACQUE<  l'asfalto capitola in corrispondenza delle ex case reali, da tempo in uso alle colonie diocesane, precisamente alla fresca fontana che aggira i caseggiati, la via prosegue ancora in sterrato nemmeno in pessimo stato, nella direzione del Rifugio Pagarì e per quanto concerne le due ruote (preferibilmente mountain bike) al  PRA' DEL RASUR  Inoltrandosi nel sottobosco, inizialmente si risale il rio che sulla destra e va a confluire nel torrente Gesso e attraverso comodi tornanti si risale sino ed oltre una casetta in uso agli alpeggi estivi (foto 1) dove la vista si apre leggermente rivelando le alte cime del gruppo del Gelas che cingono questa porzione di valle. Con l'alveo del rio sempre più basso sulla destra (foto 2) ci si infila nuovamente nel sottobosco, ma è questione di poco e all'uscita il panorama lascia piacevolmente sorpresi rivelando il "Prà del Rasur". Da questa posizione dominante si prosegue per la sempre ampia strada sterrata per portarsi al piano di scorrimento del torrentello, circondati da imponenti montagne rocciose (foto 3). Un'indicazione (foto 4) colloca il Prà del Rasur a quota 1394, quindi neanche 200 metri sopra a San Giacomo, separato da appena un chilometro e mezzo e venti minuti di marcia. Di qui è consigliato proseguire ancora per 1000 metri su sterrato appena ondulato sino ed oltre la pietraia dove la strada sembrerebbe interrompersi, in direzione del Gias del Vei del Bouc ("il ricovero del vecchio del caprone") a quota 1430 e dove si aprirà un nuovo pianoro se possibile ancora più arioso del primo, e si capitolerà in corrispondenza del ponte in legno (più precisamente un "attraversamento") sul corso d'acqua: zona dal fascino selvaggio dove seguiranno solo più i sentieri diretti ai laghi del Gelas, al ghiacciaio del Monte Clapier e al rifugio Pagarì posto a quota di 2650 metri e raggiungibile dopo ben 4 ore di cammino. [FB]

 

LUNG 24 KM+3 (TOT 48+3) - SAL 5 KM+3 - DISL 850 MT - H 1430 MT - PEND <10% - GIRO 3H - CAT 'MD'