F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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SIGNORE E SIGNORI
WEST AND SODA
FBA OPERAZIONE GATTO
I COMPLESSI
PIANO PIANO DOLCE CARLOTTA
REPULSION

CINQUE CHIAVI DEL TERRORE
GIULIETTA DEGLI SPIRITI
IO LA CONOSCEVO BENE

IL DOTTOR ZIVAGO
PER QUALCHE DOLLARO IN PIù
THUNDERBALL

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"trenta episodi: il troppo... stroppia!"

 

 

C'è chi vuole la moglie 'illbata', chi fa buoni propositi con la fidanzata ma alla parola "matrimonio" batte in ritirata, chi è costretto a ridimensionare le aspettative, chi non riesce a districarsi presso il Comune di appartenenza, chi si districa dopo essere stato 'beccato' in flagranza di tradimento, chi emigra a Stoccolma... "Made in Italy" presenta episodi più o meno mediocri, senza averne uno che spicchi davvero su tutti. C'è Buzzanca nel solito ruolo dell'amante geloso che cerca la "moglie illibata" (uff) o Walter Chiari, alle prese con una fidanzata col volto di Lea Massari. Nino Castelnuovo è un neo avvocato che deve vedersela con una serie di disfatte e amarezze. Passando per chi vanta un ceto sociale non ha, e piccole grandi miserie umane troviamo Nino Manfredi nel ruolo di un imbranato travolto dalla burocrazia. Immancabile poi Albertone nel ruolo del marito sorpreso dalla moglie (Rossella Falk) a letto con l'amante. Si tratta nella fattispecie di un 'lumacone' che inverte le parti, dipingendosi come una vittima. E di contorno: Peppino de Filippo, Aldo Fabrizi e Jean Sorel. La novità sta nel fatto che ci sono ben trenta episodi, divisi in cinque "tronconi", dove si vuole fare satira di costume dell'italietta del boom economico dipinta in maniera caotica, su modelli già approntati da De Sica di  IERI OGGI DOMANI  Si percorre un po' tutto lo stivale, da Messina a Torino e Milano, passando per Roma, Firenze e l'immancabile Venezia. La regia di Nanny Loi è piuttosto acerba, e nonostante tra gli autori risulti anche il nome di Ettore Scola, il troppo risulta per stroppiare, e la moltitudine di frammenti che lo compone finisce con il disorientare lo spettatore. Tra le donne: Lisi (al massimo dello splendore) Spaak (la ragazzina ye-yè, che si dipinge in quello che non è) Koscina (l'oggetto, o meglio: il "mezzo" delle attenzioni di Sorel) tra le altre. C'è pure spazio per la Magnani, la migliore s'intende. [FB]

 

DI N. LOI, CON A. SORDI, A. MAGNANI, N. MANFREDI, W. CHIARI, COMMEDIA, ITALIA, 1965, 127', 2.35:1