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"una Noomi Rapace da Oscar in un film stranissimo, perturbante, dal finale chiarificatore"

 

 

In due vivono come pastori in mezzo ai monti d'Irlanda, dividendo le proprie giornate tra casa e gregge. Sono piegati dal dolore, ma un giorno accade ciò che non ti aspetteresti: un miracolo. Apparentemente... Film stranissimo, questo "Lamb", con una super Noomi Rapace che ancora offre, qui più che mai, una performance intensissima (il finale, incredibile) e sfaccettatissima. "Che cazzo è?" "è felicità!", lo scambio tra il suo compagno e il fratello di questi, capitando nella situazione prima nota solo ai primi due, con il rischio di deflagrarla. Non vorrei spoilerare, non foss'altro che nel trailer fosse bene evidente come il "lamb", l'agnello evocato nel titolo sia quello che potrebbe sembrare uno "scherzo di natura", o forse un "miracolo". L'agnello di Dio, si potrebbe intendere, ma i riferimenti alla religione si fermano qui, perché siamo certi sin da subito di trovarci in uno scenario più "reale". Se gli scenari naturali islandesi (valorizzati da una incredibile fotografia, kubrickiana on-dirait) entrano di diritto a fare parte del cast di contorno, fra cui spiccano anche un cane e un gatto, ci troviamo nella classica situazione dove: isolazionismo, solitudine, coazione a ripetere (ogni giorno le stesse mansioni) potrebbero frantumare la sanità mentale di chiunque. Siamo nello scenario del perturbante (ogni qual volta compare "Ada", specie quando la vediamo interagire con gli attori) e il senso di inquietudine che avvertiamo crescere costantemente andrà a esplodere in un finale davvero imprevisto, visivamente straordinario, e -diciamolo pure- davvero inedito. Questo è un film sulla maternità e il senso del possesso che coinvolge specialmente la madre del nascituro, la cui determinazione può spingere a decisioni drastiche e improvvise. Ci parla anche delle azioni che comportano a conseguenze, dei tributi che vanno lavati e consumati nel sangue. Ritmo un po' lento, ma gran film. E chiude la "Sarabanda" di Handel. [FB]

 

[ID] di V. JANNSSON, CON N. RAPACE, B. HLYNUR, H. SNAER, E. BIBI, HORROR, ISLA/SVE, 2021, ??', 2.35:1