F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





VALLE     GESSO     STURA (1)     STURA (2)     GRANA     MAIRA     VARAITA     PO     PESIO     LANGHE     VERMENAGNA     >

 

 

VALLORIATE
DEMONTE
MADONNA DEL PINO
MADONNA DEL RONVELLO
COLLI DI MOIOLA
AISONE
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ESTATE AUTUNNO

SAMBUCO
PIAN DELLA REGINA
PRATI DEL VALLONE
COLLE DELLA MADDALENA
COLLE DI VALCAVERA
COLLE DEI MORTI

1/8    2/8    3/8    4/8    >

M A P P A L E

   
     

 

Raggiunto il "Colle di Valcavera" (che giunge al suo epilogo tramite il dosso a fronte della prima guglia rocciosa che permette -tra l'altro- di affacciarsi sull'altipiano della "Gardetta") proseguendo ancora sulla destra, sempre sulla via asfaltata, si percorre una direttrice che -snodandosi per un migliaio di metri- consente il transito sul  COLLE DEI MORTI  (2481) rendendo possibile lo scollinamento -dalla Valle Stura- rispettivamente in val Grana (Colle di Fauniera) e -poco più in basso- Maira (Col d'Esischie). I primi 500 metri sono praticamente pianeggianti e costeggiano lo stesso crinale di Valcavera (foto 1,2) godendo di uno splendido panorama sull'alta Valle Stura. Segue, lo spettacolare (e quasi spettrale) passaggio in mezzo ad una strettoia rocciosa in mezzo alle pietraie (foto 3,5) accompagnato da un inasprimento della pendenza offrendo ancora un scorcio sulla Valle Stura. Al di fuori della strettoia, appare la cima (foto 4) la pendenza si addolcisce e un guardrail sulla destra ci accompagna infatti negli ultimi 200 metri. Una cappelletta (foto 6) domina il Colle e buona parte della catena delle Alpi Marittime e Cozie, affacciandosi sulla valle Maira e il Colle del Mulo la valle Grana del Colle di Fauniera e la valle Stura (foto 7,8). Il sinistro nome di Colle dei Morti è retaggio di una battaglia combattuta dai piemontesi nel diciassettesimo secolo contro le truppe franco-ispaniche, a ridosso degli scoscesi dirupi limitrofi ma è anche eredità di un'antica leggenda provenzale che narra che lì sepolta giaccia un'intera armata di Carlo Magno e che, a guardia un tesoro, le ombre di questi soldati si levino ancora contro chi tenti di impossessarsene. Data l'altitudine e il trovarsi in una zona dove è facile che il tempo muti repentinamente. Analogamente, ci potrà accogliere un caldo sole quando le valli sottostanti saranno avvolte dalle nebbie. [FB] 

 

LUNG 46 KM (TOT 93) - SAL 24,5 KM - DISL 1589 MT - H 2481 MT - PEND <15% - GIRO 4H 15' - CAT 'O'