F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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VALLORIATE
DEMONTE
COLLI DI MOIOLA
MADONNA DEL PINO
MADONNA DEL RONVELLO
SAN GIACOMO DI DEMONTE

PILAR DI AISONE

SAMBUCO
PIAN DELLA REGINA
PRATI DEL VALLONE
COLLE DELLA MADDALENA
COLLE DI VALCAVERA
COLLE DEI MORTI

1/4    2/4    3/4    4/4

M A P P A L E      P R O F I L O

   
     

 

Di ritorno da  <SAMBUCO  e dalle bellezze dell'alta valle Stura, rimugino sul perché chi di dovere (la Comunità Montana Valle Stura?) non asfalti brevi tratti che porterebbero quel po' di turismo in più che la valle meriterebbe. Pensiamo alla valle Maira, che sfrutta ogni centimetro quadrato possibile per valorizzare il proprio territorio. Lo spunto per questa polemica mi giunge dall'ennesimo sito panoramico ingiustamente penalizzato. Visibile dalla Goletta di Vinadio, nel tratto finale della strada militare in direzione Pratolungo, una minuta borgata giace appoggiata sulle caratteristiche rocce (foto 1) che paiono quelle protagoniste del film "Picnic a Hanging Rock", sulla sinistra dell'abitato di Aisone: raggiungibile in un'oretta da Borgo San Dalmazzo, percorrendo la statale "21" o preferibilmente dalla succitata via militare, uscendo sulla destra, prima della "Goletta". Attraversato il ponte sullo Stura, si entra nell'abitato di  AISONE  (foto a lato), caratterizzato dall'antico campanile appuntito e in pietra. Prima di abbandonare l'abitato in direzione Vinadio, sulla destra, è appena visibile un cartello che indica la via per i casali Pirone. Come già rimarcato, l'amara sorpresa è che si tratta di uno sterrato difficile che impedisce l'ascesa sulla propria bicicletta da corsa (non mountain bike). Se non ci si lascia scoraggiare e ci si arma di santa pazienza, di buon passo e mezzo alla mano, dopo circa 600 metri che risalgono il versante sud-est sovrastante il piccolo comune (foto 2) si resta favorevolmente sorpresi nell'incontrare poi l'asfalto (primo tratto ripidissimo, sul 20%) e in negativo: nell'abbandonarlo nuovamente, in un'assurda alternanza, di 300 in 300 metri. Attraverso la stretta carreggiata, (s)montando in sella a intermittenza, a ridosso di pareti rocciose che rivelano oscuri anfratti naturali (foto 3), veniamo accolti dalla chiesa della borgata (foto 4), che guarda a nord di Vinadio. [FB]  

 

LUNG 28 KM (TOT 56) - SAL 2 KM - DISL 400 MT - H 1028 MT - PEND >15% - GIRO 2H 30' - CAT 'M'