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VENTIMIGLIA ALTA
PONTE SAN LUDOVICO
GRIMALDI SUPERIORE
MORTOLA SUPERIORE
SEALZA

MONTE BELLENDA


CASE LERCARI

COLLA SANT'ANTONIO
RISERVA DI CASTEL D'APPIO
VILLATELLA
TORRI
PASSO DELLA COLLA
MONTE GRAMMONDO

1/4    2/4    3/4    4/4

MAPPE NON DISPONIBILI

   
 

"Confine di Stato-Latte-Case Lercari"

 

 

Diverse strade si staccano dalla principale della valletta di Sgorra, rientrante nella frazione Sealza, ma divisa da questa essendo ubicata lateralmente e divisa da un profilo collinare. dagiata, in altura, su un ameno poggio del Monte Cimone, sulle pendici di Levante della Cima dei Sogli, nel gruppo della Longoira, Sealza vive d’una economia agro-pastorale abbastanza vivace. Le carrozzabili per raggiungerla si dipartono dalla strada di valle per i Carletti, con bivio a Sant’Andrea, oppure in faccia a San Bartolomeo, dov’è la chiesa parrocchiale. Seguendo la prima si raggiungono anche gli abitati Lercari, Tantei, Sgorra e Roberto. Con la seconda si arriva agli abitati di Zanin, Ciappe e Bastei. Nel 1875, Giovanni Lorenzi di Sgorra, apriva nelle Asse, una fabbrica di quadrelli policromi in cemento, per pavimentazione. Il 24 agosto 1904, nella casa Chiappori alla Marina, conferenza sul Libero Pensiero, tenutae per incarico del Comitato internazionale, in preparazione del congresso che si terrà a Roma. Presidente della sezione ventimigliese era Andrea Giovanni Lorenzi della Sgorra, detto Martello. Tra le salite che dipartono dalla strada principale di Sgorra, quella diretta alla località  CASE LERCARI  si contraddistingue da una salita piuttosto ripida lunga poco come di 600 metri. L'attacco è deciso e rivela già dietro le spalle il punto di arrivo (foto 1) posto poco più in alto. L'ascesa è però subito addolcita da alcuni tornanti (foto 2,3). Attenzione a quello di mezzo, dato che la condizione dell'asflato, qui non ottimale, renderà difficile "allargasi" per affrontarlo. L'arrivo alle "Case Lercari" (foto a lato) vede la strada tornare più pianeggiante, andando poi a chiudersi su un piccolo piazzale privato (foto 4). Prestare attenzione ripiegando in discesa è d'obbligo, considerata la pendenza e la criticità appena menzionata in qualche punto nodale. [FB]

 

* DATI NON DISPONIBILI *