F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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● ½             AHP




UNA VITA DIFFICILE
IL FEDERALE
LA CARICA DEI 101
IL VIGILE
CRIMEN
FANTASMI A ROMA
SUSPENSE
IL POZZO E IL PENDOLO
LO SPACCONE
COLAZIONE DA TIFFANY
ACCATTONE
I DUE VOLTI DELLA VENDETTA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"deboluccio e con una conclusione che non trova giustificazione"

 

 

Incuriosito dalle generose offerte lasciate da un contadino, un integerrimo prete di campagna avvicina il misterioso donatore e apprende delle sue ingenti vincite alle corse dei cavalli e che lui attribuisce alle sue dirette preghiere. Dopo altri incontri, il parroco consegna all'uomo cinquecento dollari per puntarli per conto suo alla prossima corsa per poter accomodare la chiesa. Pentitosi alla vigilia della corsa si reca dal vicario per un consiglio e da questi viene indotto a pregare affinché il cavallo su cui ha scommesso non arrivi primo... Dopo il brevissimo prologo in cui il Nostro confessa di non essersi prestato alla messinscena ideata dagli autori che l'avrebbe dovuto vedere impegnato nella "parte posteriore" di un costume equino (e di averli liquidati con un laconico "datevi all'ippica!") entriamo nel vivo dell'episodio "The Horse Player" (da noi: "Il Cavaliere Vincente" aka "Il Cavallo Vincente") dove emerge il primo evidente riferimento in "Alfred Hitchcock Presenta" dell'educazione cattolica impartita al giovane regista (al cinema già analizzato nel minore "Io Confesso") indottrinamento sempre letto con occhio caustico dal regista, ben evidenziato dalla metafora di una chiesa malandata e inadatta anche ad offrire riparo ai fedeli dalla pioggia. Indubbiamente sarebbe un lusso avere Dio come bookmaker, ma possiamo concludere con il buon Woody Allen che "se pregare servisse a qualcosa, assumerebbero gente per farlo a pagamento". Tratto dalla sesta stagione della fortunata serie televisiva, l'episodio, dapprima incuriosisce intrattenendo a dovere data l'originalità dell'assunto, ma finisce con il rivelarsi in ultima analisi piuttosto deboluccio convolando verso una conclusione che non trova adeguata giustificazione. Divertente invece la postilla finale come sempre affidata al regista (qui, impegnato anche nella regia) che ci lascia immaginare di aver al fine ceduto alle insistenze degli autori. [FB]

 

[THE HORSE PLAYER] DI A. HITCHCOCK, CON C. RAINS, E. GARDNER, COMM, USA, 1961, 24', 1.33:1