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UNA VITA DIFFICILE
IL FEDERALE
LA CARICA DEI 101
IL VIGILE
CRIMEN
FANTASMI A ROMA
SUSPENSE
IL POZZO E IL PENDOLO
LO SPACCONE
COLAZIONE DA TIFFANY
ACCATTONE
I DUE VOLTI DELLA VENDETTA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"non scade nel sentimentalismo facile e fine a sé stesso"

 

 

Nella Spagna del '700, un cencioso mendicante schernito ad un banchetto nuziale viene poi imprigionato. Dimenticato per decenni, l'uomo è imbruttito ma tutt'altro che invecchiato a giudicare da come si avventa sulla serva messa in punizione. Fuggita e accolta da un uomo di buon cuore, da alla luce un bimbo morendo però di parto. Una mattina, il piccolo si ritroverà nel letto con una pallottola in corpo e lo zio acquisito, fatta la somma, si proporrà di proteggerlo almeno sino al compimento della maggiore età. Passano gli anni... L'Hammer House si cimenta con un'altra celebre "maledizione": quella del lupo mannaro in "The Curse of the Werewolf". Il film conta di un prologo di una ventina di minuti nel quale si inserisce una evitabile, didascalica, voce over ma la costruzione drammatica della vicenda, unita alla buona prova dei principali interpreti, cattura sin dalle prime battute. Molte scene si ricorderanno: quella inerente al battesimo e alla descrizione delle "anime vaganti" che si precipitano ad occupare il primo corpo disponibile, quella con il cacciatore che fonde il crocifisso d'argento per farne pallottole a prova di licantropo. Quanto alla maledizione dell'uomo-lupo che si dice possa essere "curata" solo con amore sincero e viscerale, pur nella sua apparente semplificazione -una volta tanto- non scade nel sentimentalismo facile e fine a sé stesso. l'ambientazione spagnola. Clifford Evans credibile nella parte del padre putativo e Oliver Reed al primo vero ruolo. Il finalone sul campanile è forse la parte più debole dell'intera pellicola in relazione alla messinscena; il trucco ovviamente non è ancora all'altezza del compito, e per questo dovrà attendere ancora vent'anni per potersi permettere il Clive Barker di John Landis. "L'Implacabile Condanna" (solito frutto della creatività dei nostri titolisti) si può comunque ritagliare il suo posto tra i migliori titoli prodotti dalla casa inglese giovandosi anche di efficaci esterni. [FB]

 

[THE CURSE OF THE WEREWOLF] DI T. FISHER, CON C. EVANS, O. REED, HORROR, UK, 1961, 89', 1.85:1